Forse non tutti lo sanno ma il diabete e la vista sono in stretta relazione, in quanto è molto probabile che pazienti affetti da tale malattia sviluppino complicanze importanti alla retina che possono evolvere, se trascurate, in danni permanenti che portano fino alla cecità.

Il diabete, come tutti sappiamo, è una malattia autoimmunitaria e riguarda l’incapacità dell’organismo di metabolizzare nel modo corretto gli zuccheri perché il pancreas non produce sufficiente insulina, ormone necessario per poterli sintetizzare e trasformare in energia per il corpo; tale disfunzione porta un accumulo di glicemia nel sangue, con un conseguente aumento di pressione nel sistema circolatorio che sottopone tutti i vasi sanguigni ad un significativo stress. I capillari della retina, che hanno un diametro molto piccolo, possono rompersi, dando luogo ad un edema maculare che può portare severe conseguenze.

Appare chiaro, dunque, come risulti fondamentale, nel caso in cui venga diagnosticato il diabete, ricorrere il prima possibile ad una visita da un oculista professionista che aiuti a prevenire, se possibile, o comunque a contenere i danni che potrebbero svilupparsi a carico dell’apparato visivo. Quasi d’obbligo diventano, quindi, controlli periodici alla retina da effettuarsi ogni due anni, nel migliore dei casi, o annualmente, se si è già sviluppata la retinopatia diabetica o altre complicanze.

Non è sufficiente, però, perché in caso di diabete conclamato occorre agire prima che si manifestino i sintomi più evidenti. Un esame del fondo dell’occhio permette, ad esempio, di esplorare tutta la superficie retinica, ed una retinografia, o anche, eventualmente, una capillaroscopia, permettono di visualizzare e digitalizzare le immagini che fotografano lo stato di salute dei capillari, al fine di poterli monitorare nel tempo e prevenirne i peggioramenti.

Ovviamente la “miglior cura” è rappresentata dal costante controllo della glicemia nel sangue e del livello della pressione arteriosa, necessario, tra l’altro, anche per scongiurare ulteriori danni di altra natura, ma se ciò non dovesse essere sufficiente è possibile ricorrere all’intervento chirurgico effettuato con il laser che restringe i vasi sanguigni anomali e riduce di ben il 60% i rischi di perdita grave della vista legata alla retinopatia diabetica.
Prevenire, dunque, e non sottovalutare sono le parole d’ordine da tenere bene a mente: piccoli controlli periodici possono veramente salvare la vista e garantire una qualità di vita migliore e più soddisfacente.